Olimpiadi a Soci (Arezzo), roba da #teamgrulli

Questa è la zingarata: una partenza senza meta né scopi,… un’evasione che può durare un giorno, due o una settimana. Una volta durò venti giorni, salvo complicazioni.

Matteo Renzi cita, ricordando che è una barzelletta, la notizia di 9 giornalisti canadesi che hanno sbagliato destinazione per raggiungere la sede delle Olimpiadi ritrovandosi a Soci, in provincia di Arezzo, invece che in Russia.

Ecco, il #teamgrulli non avrebbe sperato in tanto. Ebbene sì, dietro alla bufala sulle Olimpiadi in Casentino raggiunte dagli sventurati giornalisti in Casentino ci siamo noi. Con questa rivendicazione.

Niente di serio, non preoccupatevi. Il #teamgrulli nasce per scherzo, come la notizia dei giornalisti canadesi. Nella chat che il team tiene aperta da tempo, due sere fa si parlava di quante bufale e leggende metropolitane girano quando ci sono grandi manifestazioni come Olimpiadi o Mondiali (oddio, girano sempre… basta farsi un giro sui social network, ndGrulli): da lì il lampo.

“Che cos’è il genio? È fantasia, intuizione, decisione e velocità d’esecuzione”. (Perozzi, Amici Miei)

In venti minuti viene preparata una finta agenzia, con alcuni dettagli per evitare che sia verosimile (in primis la firma PRESS GRLL).

Almeno questa è la speranza.

olimpiadi soci arezzo

Il testo viene quindi trasformato in uno screenshot con cui un sedicente giornalista canadese scrive sul forum di Casentinesi.it . Tutto qui. Giusto per dare il via alla condivisione la stessa fan page di Casentinesi.it posta l’immagine nella serata di mercoledì e lo stesso “Frank Casentino” scrive, senza tante speranze, ad alcune redazioni locali. Da lì succede quel che nessuno poteva immaginare. La logica delle condivisioni sui social è abbastanza chiara, la nostra notizia però è lontana dall’essere verosimile.

https://twitter.com/Road_to_Sochi/status/431188452986851328

Eppure parte e raggiunge velocemente account esterni al #teamgrulli. Invece, grazie ad alcuni complici come l’ottimo @enver,  si diffonde. Si diffonde tra curiosi e professionisti dell’informazione.

La mattina successiva ci sono, giustamente, i primi che si accorgono della bufala (in primis ValdichianaOggi). Ma niente. La notizia corre, viene rilanciata – seppur con il dubbio – anche dal quotidiano Europa. Sbarca anche all’estero, in Spagna.

Si pensa di essere arrivati al top, invece dalla #DirezionePD arriva il #MomentoSoci. Nessuno di noi pensava di arrivare così lontano 😉

Oggi i titoli di coda? Chi lo sa, certo che – senza contare le condivisioni sui social – anche la rassegna stampa non è affatto male per una zingarata creata in 20 minuti scarsi 😉

Ah, un’ultima cosa. Ma chi sono quelli del #teamgrulli? Cliccate e scopritelo.

PS: in realtà rimane aperta una curiosità. “Perché il Canada?” La risposta arriva dallo stesso #teamgrulli: “Ovvio, perché nessuno parla del Canada e nessuno conosce un giornalista canadese“.